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OLIO D’OLIVA: ORIGINE, SIMBOLI E LEGGENDE

antonella 18. Settembre 2019 Tag:, , , CURIOSITÀ No comments
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ORIGINI DELL’OLIO D’OLIVA

L’olio d’oliva, l’oro d’Italia.

L’Olio Extra Vergine di Oliva italiano è un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo.

Fra gli alimenti che caratterizzano la dieta Mediterrana, l’olio extra vergine di oliva è senz’altro in cima alla graduatoria. Pregiato ed antichissimo, è fondamentale per un’alimentazione sana ed equilibrata.

Anche conosciuto come olio EVO, è il simbolo della civiltà mediterranea.

La sua storia si perde nei secoli e coinvolge culture e popoli diversi. Dal momento in cui è stato scoperto, ha avuto sempre una valenza importante nella cultura e nell’economia di un Paese.

olio d'olivaLe primissime tracce della coltivazione dell’ulivo risalgono al V secolo a.C. nel Medio Oriente, dove sono stati rinvenuti i frantoi più antichi. A quel tempo l’olio veniva usato soprattutto come medicinale o trattante per la pelle.

Si diffuse poi in Egitto, a Creta, nell’Attica e in tutto il bacino del Mediterraneo grazie a Fenici, Greci e Cartaginesi.

I Greci, in particolare, lo introdussero in Italia intorno al 1000 a.C. . Durante l’Impero Romano la pianta si diffuse in tutti i territori conquistati. I Romani furono dei grandi consumatori di olio e perfezionarono la coltivazione, la raccolta e la lavorazione delle olive.

Con il crollo dell’Impero romano ci fu anche un declino della coltivazione dell’ulivo che sopravvisse solo in alcune zone.

DALL’ANNO 1000 IN POI

olio d'olivaUtilizzato durante il Medioevo soprattutto per riti religiosi, l’olio veniva coltivato a quei tempi solo da monaci e sacerdoti.

Dal 1100 d.C. la produzione di olio cominciò a diffondersi nuovamente e nel 1300 diventò il condimento principale, soprattutto nei Paesi del Sud e in Italia.

Per indicare il forte legame tra la pianta e l’area geografica, gli antichi affermavano che il Mediterraneo cominciava e finiva là dove era possibile la coltura dell’ulivo.

Durante il Rinascimento (1400) l’Italia divenne il maggior produttore ed esportatore di olio l’oliva in tutto il mondo. Grazie agli immigrati italiani che ne richiesero l’importazione dall’Europa, anche l’America iniziò a conoscere il commercio di olio d’oliva nel 1800.

Durante il boom economico del 1900, l’olio – considerato un alimento povero – venne sostituito dai grassi di origine animale. Rivalutato poi nel corso del XXI secolo, diventò nuovamente uno dei prodotti più pregiati ed esportati nel mondo.

LEGGENDE E SIMBOLI SULL’OLIO D’OLIVA

leggendePer i Greci era il nettare degli dei. Per gli Egizi il dono della Dea Iside. Per i Romani il simbolo di purificazione.

Intorno al prezioso albero di olivo fiorirono nell’antichità numerose leggende. In particolare, una di esse narra che Zeus, padre degli dei, avesse proclamato una gara tra i suoi figli.

Chi avesse offerto alla Grecia il dono più utile, avrebbe ottenuto in premio Atene e tutta la regione dell’Attica.

Tra le tante proposte scartate, Poseidone, dio del mare offrì uno splendido cavallo.

Atena, dea della sapienza, trasse dalla terra un nuovo albero, l’olivo. Zeus decise che Atena meritava di vincere la gara e l’olivo crebbe sull’Acropoli.

 

Ne esiste una anche sul colore delle foglie d’ulivo, chiare da una parte e scure dall’altra.

La legenda narra che Ercole, figlio di Zeus, scese negli inferi con il capo cinto da un ramo di olivo.

La parte delle foglie che aderivano alla fronte imperlata di sudore si scolorirono, mentre quelle rivolte all’esterno si scurirono per effetto dei fiumi e delle fiamme.

I popoli mediterranei crearono intorno all’albero dell’ulivo leggende e simboli ispirati al frutto e alle sue proprietà nutritive.

L’olio d’oliva era considerato foriero di luce divina e di potenza intellettuale. Essendo indispensabile per accendere e illuminare le lampade, veniva associato alla luce e considerato capace di rendere visibile e chiaro il cammino.

Per le sue proprietà depurative e calmanti l’olio era considerato anche un simbolo di purificazione.

Nell’antica Roma, il ramo di olivo era il simbolo della dea “Pax”. Gli ambasciatori portavano rami d’olivo con bende di lana per implorare simbolicamente pace e protezione.

Nella tradizione cristiana come simbolo di pace

simbolo di pace L’ulivo è considerato un simbolo di pace sin dai tempi più antichi. Ad esempio nel celebre episodio della colomba che torna all’Arca di Noè tenendo nel becco un rametto d’ulivo, la colomba annuncia la fine del diluvio e la rinnovata pace con Dio.

Nella tradizione cristiana l’olio di oliva viene utilizzato per la celebrazione di alcuni Sacramenti quali Battesimo, Cresima, ordinamento sacerdotale e vescovile, unzione dei malati (viatico) e nel rituale di incoronazione dei re.

Secondo la tradizione, l’olivo fu una delle tre piante, insieme al cedro e al cipresso, con cui fu fatta la Croce di Cristo.

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